sabato 5 novembre 2011

Gli atomi, la riforma protestante, le buste da lettere, Artaso e Samhain




Le insegnanti della scuola media frequentata da Olmo l'anno scorso ci hanno dato i programmi aggiornati 2 mesi per due mesi.
Per scienze stiamo facendo l'atomo e come sempre il pc ci da una grossa mano, video e dispenze con verifiche allegate non mancano

http://www.edizionidedalo.it/site/include/9788822048028_schedaapprofondimento.pdf
http://www.youtube.com/watch?v=LJcTEQoLS9M&feature=related

Anche sull'argomento Martin Lutero vi segnalo 2 video interessanti , il primo è molto chiaro e didattico

http://doc.studenti.it/video-lezioni/storia/la-riforma-protestante.html

Il secondo vede Jacopo fo leggere una sorta di listino prezzi indulgenze che ha molto colpito mio figlio

http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=6HyR1yukNso

Per italiano ripassiamo le varie forme di scrittura fra cui la lettera, allentare un po' la morsa della sola scrittura costruendo una busta per la lettera è stato divertente

http://www.youtube.com/watch?v=sX-6HJGltIs
http://www.saperlo.it/guida/come-realizzare-una-busta-da-lettere-con-un-foglio-30

Ma ora vorrei parlarvi anche di altri modi di fare scuola famigliare, sono stata a trovare mio figlio Emilio (26 anni) che vive in un paese occupato nei Pirenei in Spagna.



Artaso, questo è il nome del paese dove un gruppo di giovani insegue il suo sogno di comunità anarchica, per ora hanno un solo bambino di 3 anni, ma sperano in un futuro di poter praticare una scuola familiare itinerante, dove i bambini del paese vengano portati 1 o 2 volte la settimana a frequentare, giocare e studiare negli altri villaggi che sono in quella zona, così da poter mantenere un autonomia didattica compartecipata.
In questa zona della Spagna esistono paesi occupati anche da 30 anni dove gli occupanti vivono nel rispetto della natura che li circonda facendo autosussistenza e ospitalità, luoghi dove il denaro ha ben poca importanza.
Il mondo sta cambiando e sono felice di essere quì in questa epoca meravigliosa in cui i nostri sogni possono divenire realtà.


31 ottobre SAMHAIN il capodanno esoterico

Mi piace proporre a Olmo informazioni su usi e costumi di altre epoche o di altri credo.
Quest'anno (oltre all'ormai orribilmente classico "dolcetto scheretto") mi sono fatta mandare dalla mia amica di Napoli una tesina sul capodanno esoterico (che incollo a seguire per chi fosse curioso di sapere) abbiamo poi fatto solo parte dei riti che vengono proposti ma il bambino ha gradito molto spero che anche voi vi divertiate a leggerlo.
Samhain


Il Capodanno Esoterico


notte del 31 ottobre - 1 novembre

Il primo novembre cade la grande festa di Samhain o Calenda. Il termine "Calenda" ha una radice piuttosto nota, indica un momento, un giorno, che viene usato come riferimento, come inizio per il calendario. Questo giorno, segna in effetti la fine e l'inizio dell'anno magico, ovvero dell'anno naturale. Invece Samhain in gaelico significa "fine dell'estate", che rappresenta da sempre l'inizio della parte oscura dell'anno esoterico.
E' tra le feste quella piu' importante, perche' reppresenta una filosofia che ci porta ad abolire il concetto di bene e di male a favore del concetto di ciclo, di insieme delle due cose, entrambe necessarie, perche' il mondo esista. Non piu' quindi bene e male, ma solo morte e vita, inverno ed estate , luce e buio, entrambi necessari perche' tutto continui.
Questo giorno rappresenta i due momenti piu' magici della vita di una persona, la nascita, perche' la Calenda e' l'inizio dell'anno, e la morte, perche' la Calenda e' anche la fine dell'anno vecchio.
L’anno si rinnova nella vita quotidiana e nella sfera più intima e profonda della vita stessa, la spiritualità. Tradizionalmente il Capodanno Celtico si celebra a partire dal tramonto del sole, tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Questo era il momento più solenne e importante dell’antico: i portali del Sidhe (il Regno di Mezzo) rimangono aperti e questo fa sì che scorra tra i vari regni un'energia ultraterrena notevole. A Samhain o Calenda le streghe festeggiano la vita nella morte, per non dimenticare che ogni fine è un nuovo inizio ed ogni morte in questo mondo è una nascita nell'altro. Samhain era chiamato anche Trinoux Samonia, ovvero “Tre Notti di Fine Estate” 31 ottobre Halloween – 1 novembre Samhain – 2 novembre La grande festa degli spiriti, e i festeggiamenti si protraevano per tre giornate. I Celti basavano il loro calendario sui cicli della luna e non sul sole. L'anno celtico consisteva di 13 mesi, 12 erano di 28 giorni ed un mese addizionale di 3 giorni era la soglia tra il vecchio e il nuovo anno.
Samhain è il Tempo Nero, considerato una giornata importantissima, chiamata anche festa delle ombre, dell’oscurità, delle anime morte, dell'Altro Mondo. Era un giorno che non apparteneva né all'anno che finiva, né all'anno che stava per cominciare, un tempo oltre il tempo, una scintilla d’eternità. Questo era il periodo più magico dell'anno: il giorno che non esisteva. Nella notte di Samhain tutte le leggi dello spazio e del tempo erano sospese, permettendo agli spiriti dei morti e talora anche dei vivi di passare liberamente da un mondo all’altro. Per questa ragione sono nate e si sono consolidate le celebrazioni in onore dei defunti, tradizioni giunte fino ai giorni nostri con qualche rituale che si mantiene inalterato nel tempo – per esempio, accendere i lumini sulle tombe – anche se nessuno sa o ricorda più perché «si usa fare così».
Molte leggende celtiche in cui si narrano cicli epici di re ed eroi si svolgevano nella notte di Samhain. Per i Celti, che erano un popolo dedito all'agricoltura e alla pastorizia, questa ricorrenza assumeva un’importanza particolarissima. La vita quotidiana cambiava radicalmente: le greggi venivano riportate giù dai pascoli estivi, le ultime mele erano state raccolte, i campi non davano più frutti e venivano preparati per la nuova semina, le persone si chiudevano nelle case per trascorrere al caldo le lunghe e fredde notti invernali trascorrendo il tempo in lavori artigianali, costruendo utensili e passando le serate a raccontarsi storie e leggende. In alcune regioni del nord Europa, i giovani uomini percorrevano i confini delle fattorie, dopo il tramonto, tenendo in mano delle torce fiammeggianti per proteggere le famiglie dalle Fate e dalle forze malevole che erano libere di camminare sulla terra quella notte. Questo era il momento in cui si poteva facilmente prevedere il futuro e la sorte, una tradizione che è rimasta “impigliata” in molte usanze folkloriche. La pianta sacra di Samahin era il Tasso, albero con corteccia e foglie altamente velenosi. Il suo legno era anticamente usato per fabbricare archi da guerra. Ha sempre ornato i cimiteri. Paradossalmente il tasso rappresenta anche la vita nella morte perché è una pianta sempre verde con un legno resistentissimo e può vivere fino a 2000 anni ed oltre. Ciò fa del tasso un simbolo di immortalità.
31 Ottobre Halloween - La parola Halloween ha origini cattoliche. Il giorno dedicato ad "Ogni Santi" (in inglese All Saints' Day) aveva una denominazione antica: All Hallows' Day. Presso i popoli dell'antichità la celebrazione di "Ogni Santi" iniziava al tramonto del 31 ottobre e pertanto la sera precedente al Primo novembre era chiamata "All Hallows' Eve" (Even significa sera) che venne abbreviato in Hallows' Even, poi in Hallow-e'en ed infine in Halloween. " La celebrazione di Halloween tuttavia ha origini pagane molto più remote e pone le sue radici nella civiltà celtica. Infatti gli antichi Celti che abitavano in Gran Bretagna, Irlanda e Francia festeggiano l'inizio del Nuovo Anno il primo novembre: giorno in cui si celebrava la fine della "stagione calda" e l'inizio della "stagione delle tenebre e del freddo".E' la famosa Notte della Vigilia di Ognissanti che dà inizio ad un nuovo ciclo cosmico, celebrata da sempre in ogni parte del mondo. E' l'Antico Capodanno Celtico, ma è anche il Capodanno per tutti coloro che, nei secoli, in ogni tempo e paese, hanno cercato il prezioso Oro Filosofale, la chiave che schiude il Portale dei Misteri, lo Scettro di Osiride, il filo d'Arianna, la strada che porta alla Caverna Cosmica di Mithra e ai cinque Talismani del Ling-pao, la rotta sicura verso il Vello d'Oro, o la breccia per vedere oltre il Velo di Maja, l'ingresso che porta al Loto dai Mille Petali e potremmo trovare altri cento nomi per significare una sola cosa. Il Cielo e la Terra sono percorsi da energie Inimmaginabili. la Lunga Notte in cui i Druidi, nelle antiche radure delle Selve Sacre o tra i monolitici Guardiani di Pietra sparsi lungo le linee in cui scorreva l'energia della Terra, celebravano solennemente l'Inizio del Nuovo Anno, perpetuando segrete tradizioni per propiziarsi la fortuna e la protezione e per accedere ai grandi Misteri, che in questa notte sono più che mai a portata dell'uomo. E’ la Grande Festa del Mondo Invisibile, dove è permesso chiedere per ottenere e dove, una Scintilla Divina discende, per unirsi all'essenza dell'uomo e risvegliare in lui quelle energie dimenticate che danno il Potere e la Conoscenza. La gente anticamente credeva che nella notte di Halloween gli spiriti abbandonassero le tombe per cercare di ritornare nelle proprie case. Gli antichi, timorosi di essere visitati dai vecchi proprietari della loro casa, indossavano maschere per spaventare gli spiriti. Si lasciavano anche cibo e doni sulla porta di casa per placare le anime ed invitarle a proseguire il loro cammino. Si iniziarono anche ad intagliare e dipingere delle facce nelle rape in cui si mettevano candele illuminate, sperando che il simulacro di un'anima dannata, potesse far scappare i fantasmi. La spaventosa carestia delle patate, in Irlanda (1845-50), obbligò più di 700.000 persone ad emigrare in America. Questi emigranti portarono con loro anche la tradizione di Halloween ma le rape non erano così diffuse come in Irlanda, così le sostituirono con le zucche. Oggi Halloween ha perso il suo significato religioso e rituale, per diventare una festa soprattutto dedicata ai bambini.
Il simbolo di Halloween è la Jack o' lantern, cioè la zucca scavata e intagliata con espressioni mostruose. La leggenda racconta che un giorno un fabbro irlandese di nome Jack, mentre beveva tranquillamente una birra al pub la notte di Halloween, ebbe la sfortuna di incontrare il Diavolo in persona! Jack era un po' ubriaco, ma cercò di ingannare il Diavolo, offrendogli la propria anima in cambio di un'ultima birra. Il Diavolo accettò e si trasformò in una moneta d'oro, in modo che Jack potesse pagare il barista. Subito Jack prese la moneta, la chiuse nel suo borsellino e pagò il barista con una moneta d'argento che aveva in tasca. Jack liberò il Diavolo, che gli promise di non reclamare la sua anima per i prossimi 10 anni. Passarono 10 anni. Jack stava camminando per la strada, quando incontrò di nuovo il Diavolo che voleva la sua anima! Jack, pensando rapidamente, disse: "D'accordo, verrò con te. Ma come ultimo desiderio mi prenderesti una mela da quell'albero?" Il Diavolo, pensando che non aveva niente da perdere ad accontentare Jack, saltò sul melo. Ma svelto Jack intagliò con il suo coltello una croce nel tronco dell'albero, impedendo al Diavolo di scendere! Così Jack riuscì a farsi promettere dal Diavolo che non avrebbe mai più reclamato la sua anima. Diversi anni dopo Jack morì. Bussò alla porta del Paradiso, ma non lo fecero entrare perché aveva commesso troppi peccati nella sua vita. Così si presentò all'Inferno, ma il Diavolo lo dovette mandare via, perché aveva promesso di non reclamare mai la sua anima. "Ma allora dove posso andare?", chiese Jack. "Torna da dove sei venuto!" gli rispose il Diavolo. La strada era buia e ventosa. Jack chiese al Diavolo qualcosa per farsi luce. Il Diavolo, come ultimo favore, gli lanciò dei carboni ardenti, che Jack infilò in una zucca bucherellata, per ripararli dal vento e non farli spegnere. Da allora Jack vaga nella notte con la sua lanterna, in attesa del Giorno del Giudizio.
1 novembre Samhain - E’ un passaggio, una celebrazione della transizione da una stagione all'altra e i Celti erano affascinati dalla magia dei "luoghi di mezzo", come spiagge e litorali, guadi e i vani delle porte.
Questi non erano, al contempo, in entrambi i luoghi e né in un uno né nell'altro, così erano considerati luoghi di grande potere. Nella mitologia celtica, nel cuore di ogni entrata c'è un paradosso. La soglia è letteralmente fra due mondi ma, in se stessa, non è né dentro né fuori ed è in entrambi allo stesso tempo. Così Samhain apparteneva sia all'estate che all'inverno e a nessuno dei due. Era il cancello per l'inverno e un tempo magico di passaggio fra le stagioni. Samhain era il primo giorno dell' inverno e la fine di un anno pastorale. Era il tempo quando la notte era più lunga del giorno, le ultime mele erano raccolte, e l'anno iniziava di nuovo con la sua fredda metà oscura. In molte culture pastorali, l'inverno era visto con timore. Si avvicinava il tempo dell'abbandono, il momento di abbandonare ogni bagaglio non desiderato e le paure, proprio come gli alberi lasciano cadere le loro foglie. Nelle Notti Antiche i Druidi, armati di un falcetto d'Oro, si recavano nelle Selve Sacre di Querce secolari, per raccogliere un ramo di quella pianta che non è una pianta, ma che dalla Folgore pare generata: il vischio. L’Albero è la Via simbolica che unisce ciò che in Alto con ciò che è in basso, il vischio che mai affonda radici nella terra, è simbolo della Luce divina che discende nel Giorno di Samhain. Come accadde con gli elementi 'pagani' del cristianesimo, anche alcune feste celtiche passarono nella cultura cristiana, dopo che i romani sottomisero i Celti Divenne però chiaro alla Chiesa che i Celti, nonostante la loro apparente sottomissione alla cultura cristiana, continuavano ad aderire testardamente ad alcuni elementi del loro vecchio credo. Cosi', Nal 835 Papa Gregorio II spostò la festa di "Tutti i Santi" 'una festa che onorava il martirio dei primi cristiani, dal 13 Maggio al primo Novembre, in modo da unirla agli antichi rituali druidici del 31 ottobre. Tuttavia la tradizione non fu sradicata e per questo motivo nel 998, Odilo abate di Cluny aggiungeva la celebrazione, nel giorno seguente, della festa di tutte le anime a soddisfare l' aspirazione generale per un giorno di commemorazione dei morti. Ma se la Chiesa accosta le due celebrazioni, l'una tutta osannante e l'altra tutta dolorante, la tradizione popolare ne fa una sola festa, Nel decimo secolo A.C., si consolidò così la tradizione di celebrare il giorno di Ognissanti durante i riti di inizio dell'autunno. In questa giornata si onoravano tutti i morti, non solo i primi santi cristiani, rinforzando così l'associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell'anno infestata dagli spiriti. Con il passare del tempo questi spiriti, che una volta venivano ritenuti selvaggi e potenti, assunsero un connotato nettamente diabolico e malvagio. La chiesa affermava infatti che gli dei e le dee e tutti gli altri esseri soprannaturali delle religioni antiche fossero di impronta diabolica, che le forze spirituali con cui le persone venivano in contatto erano vere, ma che costituivano delle manifestazioni del diavolo, principe della beffa, che conduceva l'uomo verso l'adorazione di falsi idoli. Così, durante le celebrazioni per Halloween, apparvero rappresentazioni di fantasmi, scheletri, simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.
Nel folklore europeo troviamo alla data del primo novembre, molte di quelle usanze e credenze che sono tipiche del Capodanno: i falò, le questue e le strenne, e persino le previsioni per il futuro. Ognissanti, è anche un giorno importante per le previsioni meteorologiche, perlomeno secondo i proverbi. Si afferma infatti che "Se il giorno dei Santi il sole ci sta, un buon inverno va". Tuttavia si spera che piova nei giorni seguenti perché "Novembre piovoso, campo fruttuoso".

2 novembre – la Festa degli Spiriti - La festa dei morti. viene chiamata nell'antica tradizione " festa degli spiriti". Al di là dei dati storici e degli aspetti della religiosità “ufficiale”, quel che è certo è che nel folklore europeo, e quindi anche italiano, i primi giorni di novembre hanno conservato aspetti che riportano a un antico capodanno; per esempio si può registrare l’usanza delle strenne in quei giorni in varie parti d’Italia: e in quel caso i doni, vuole la tradizione, sono portati dai morti. All' inizio dell'anno nella Roma classica si usava scambiarsi doni augurali, le strenne, cioè dei mazzi di erbe selvatiche, molto probabilmente di verbena officinale originariamente prelevata dal boschetto della Dea Strena apportatrice di buona fortuna e felicità. In Sicilia non è la befana, ma sono le anime dei morti che, il 2 novembre, recano i doni ai bimbi, doni che vengono appunto chiamati "cose dei morti" o strenne. Infatti l’aspetto più evidente in quel periodo è, come abbiamo detto, legato ad una celebrazione dei defunti. Un tema fondamentale della Festa dei Morti è il rispetto e l’ospitalità nei confronti dei defunti, i nostri antenati che ritornano in questo mondo per una notte. Le anime dei trapassati devono, in quel giorno, venir confortate e placate, perché (al pari delle divinità e del Popolo Fatato) siano propizie allo svolgersi dell'anno che ricomincia. Un’usanza sopravvissuta è quella di porre lumini accesi sulle tombe.
In passato durante questa notte anche la casa restava illuminata da una candela, si accendeva per rendere più agevole il cammino dei defunti verso la loro antica dimora e la loro famiglia terrena.
Da noi (ma anche nel resto dell’Europa) la tradizionale accoglienza si ritrova in varie usanze. In Romagna una volta tutti si alzavano di buon’ora e i letti con le lenzuola e le sceglie candide di bucato erano lasciati liberi per il riposo degli antenati stanchi del viaggio percorso dall’eternità. Il banchetto è un’usanza registrata in molte regioni: quando arrivano in casa, i defunti devono trovare anche cibo e ristoro, così la mensa non si sparecchia e si lascia tutto pulito e ordinato
In molte delle nostre provincie il 1° novembre si usava fare una questua per i poveri raccogliendo per le case pane e farina, e si confezionavano dei dolci di forma particolare, detti ossa dei morti. Alla vigilia dei Morti i bambini andavano di casa in casa per ricevere in dono fave, castagne bollite e fichi secchi; questi doni si chiamavano il Ben dei morti. In Lombardia, le osterie di Bergamo e dei paesi vicini preparavano grandi pentole colme di una speciale minestra d’orzo che veniva caritatevolmente distribuita ai poveri. In Valcamonica e nel Sellero si andava a messa e si pregava, al ritorno si faceva una festa con la polenta e con lo “schelt”, un impasto fatto con farina di castagne. Si andava nella stalla a mangiare e a parlare, si faceva festa e ci si divertiva. Cibo tradizionalissimo per la ricorrenza dei Morti sono le fave che secondo gli antichi contenevano le anime dei loro trapassati ed erano sacre ai morti. Le fave, che per prime sbucavano dal terreno primaverile dopo che il seme era stato sepolto nella terra, erano il simbolo della resurrezione, già nell’antichissima credenza precristiana, il segno che le anime dei morti non perivano con il corpo. Anche oggi, in occasione delle festività dei primi di novembre, le fave dei morti hanno questo arcaico e nobile significato. E' importante onorare i defunti per far si che il loro sonno sia tranquillo e senza dispiaceri. Poichè il velo che ci unisce in questi tre giorni si fa più sottile, gli spiriti dei defunti possono tornare a camminare sulla terra per farci visita e questo è il momento in cui i loro messaggi ci raggiungono con molta facilità. Usare gli strumenti divinatori in questi giorni è quindi come costruire un ponte tra noi e loro, proprio come facevano gli antichi Druidi nel passato Nella tradizione celtica non esistono né diavoli, né demoni, tuttavia le Fate erano spesso considerate ostili e pericolose dagli uomini che erano risentiti dal dover condividere con loro le proprie terre. Le leggende narrano che nella notte di Samhain le Fate sono solite fare alcuni "scherzetti" agli umani, portandoli a perdersi nelle "colline delle Fate" dove rimanevano intrappolati per sempre. I Celti quindi, per guadagnarsi il favore delle Fate erano soliti offrire del cibo o latte che veniva lasciato sui gradini delle loro case. E' proprio da questa leggenda che ha origine il famoso gioco del "trick o treat" (Scherzetto o dolcetto) nella quale i bambini travestiti con maschere e costumi "mostruosi e terrificanti" vanno di casa in casa, chiedendo dolcetti o qualche moneta.

Cosa fare a samhain
• Imbandire la tavola con una tovaglia arancione o nera.
• Le candele devono essere anch'esse arancioni o nere e decorate con mele, melograni, crisantemi e calendule.
• L'incenso di Samhain e' una mistura di alloro, noce moscata e salvia.
• Si svuotano le zucche per farne delle lanterne e si dispongono a segnare i punti cardinali, con all'interno ( o in prossimità ) una candela del colore appropriato all'elemento corrispondente.
• Si mettono, in segno di accoglienza per gli spiriti, delle lanterne fuori dall'uscio per indicare loro la via
• E’ un momento in cui al fine di favorire la nostra rigenerazione, si possono ritualmente abbandonare tutte le cose del passato che dobbiamo o vogliamo lasciare, abbandonare (lasciar morire) le cose che non ci piacciono nella nostra vita. Si può scrivere la caratteristica o l'abitudine che vogliamo far "scomparire" su un biglietto e poi dategli fuoco con una candela nera. Possiamo poi, più semplicemente, dare via o bruciare quegli oggetti che non ci piacciono più. E' tempo di abbandonare le cattive abitudini, di cambiare la propria vita! Infatti, prima che la nuova crescita possa iniziare, il suolo deve essere fecondato con i resti dei raccolti dell'anno precedente e con i rifiuti (se non ci fossero morte e decomposizione non ci sarebbe la Vita).
• Sta iniziando il periodo più buio dell'anno, quindi diciamo addio al sole augurandogli buon riposo, sino a che non rinascerà a Yule. Spegnere tutte le candele a simbolo della sua assenza.
• Dopo il banchetto lasciare all'aperto qualche mela, o sotterrarla, per nutrire simbolicamente i defunti.
• Queste notti sono favorevoli per la divinazione. Aprite la vostra mente e utilizzando il mezzo a voi più favorevole per scrutate il futuro.
• Preghiera per i defunti da recitare rivolti ad ovest, meglio se all'esterno.
• Il piatto tipico Irlandese di questa ricorrenza “colcannon” fatto con purè di patate, cavolo tritato e cipolla, servito caldo con molto burro. Solitamente al suo interno si nasconde una moneta ed il fortunato che la trova, nella sua fetta, la può tenere e gli annuncia prosperità per l'anno che deve iniziare.
• E’ il momento, irripetibile, per dare una svolta importante alla propria vita. La nave di Ermete, simbolicamente, salperà per un altro Grande Viaggio nell'Arte Suprema; verso le isole misteriose degli Antichi Filosofi, alla ricerca del segreto della Grande Opera
• E' opportuno chiudere tutte le questioni lasciate in sospeso, concludere qualsiasi commercio non finito in estate saldare i debiti e i crediti, risolvere le controversie; per non lasciare che tutto questo bagaglio pregiudichi la buona sorte dell'anno che deve venire.
Un rituale senza dubbio più complesso, ma che vale la pena di compiere, può essere eseguito nelle nostre case. Al tramonto del sole, la vigilia di Samhain, si spengono tutte le luci di casa e ci si mette in piedi davanti ad una candela nera o scura. Sentiamo l'anno vecchio che sta per morire, ricordiamo tutte le cose buone o cattive che avete vissuto, ricordiamo le persone a voi care che non ci sono più, e quando ci sentiamo pronti si accende la candela dicendo: " Accolgo con questa luce gli spiriti di coloro che se ne sono andati prima di me. Siate i benvenuti!". Prendiamo una coppa o un bicchiere pieno di vino e beviamone un po', dopo aver detto: " Ai morti! ", lasciandone alcune gocce. Possiamo poi accendere una candela speciale per ciascuno dei vostri amici o parenti morti: possono essere anche candele bianche o colorate. Per accenderle si usa la candela scura, e con la stessa candela accendiamo anche le lanterne-zucche di Hallowe'en, se ne abbiamo fabbricata qualcuna.
Dopo aver fatto questo si prende un piatto o un vassoio dove avremo messo del pane o dei dolci e invitiamo gli amici invisibili a condividerè con noi il cibo. Lasciamone sempre qualche porzione.
Poi, prendendo la candela scura, andiamo in tutte le stanze e accendiamo tutte le luci, magari solo per pochi minuti.
Andiamo fuori dalla porta d'ingresso e gettiamo una moneta: dovrebbe essere d'argento ma una comune moneta andrà bene ugualmente. Diciamo: "Denaro sul pavimento, denaro sotto la porta" e lasciamo la moneta sul pavimento per un mese, facendola magari scivolare sotto lo zerbino. Essa porterà fortuna alla nostra casa.
Meditiamo sul significato di questa festa e lasciamo aperta la porta di casa per fare entrare i nostri amici invisibili; lasciamo loro cibo e bevande. Raccogliere le ghiande, dando una ghianda agli amici ed ai familiari come augurio di buona fortuna.
Se vi vuole vedere la faccia della persona destinata a dividere la vita con voi, nella notte di Halloween recatevi in un posto dove la luna sia ben visibile, volgetele le spalle in modo tale che la sua luce si rifletta in uno specchio che avrete in mano. Accendete una candela verde e mettetela davanti a voi, in modo tale da vedervi nello specchio e vedere anche la luna dietro di voi. Sulla vostra spalla sinistra apparirà nello specchio il volto della persona che sposerete.
Nella "Stagione dei mesi neri" si deve iniziare la pulizia del materiale inutile e dannoso che si è accumulato all’interno di ognuno. Questa pulizia sarà fondamentale per poter continuare il cammino iniziatico in sintonia con le forze naturali. Compito non facile che troverà compimento a Yule (22 Dicembre).
I simboli di questa festa sono la zucca, le fave, le nocciole e la mela, la ghianda. La mela, frutto sacro in molte tradizioni, riassume in sé molti significati che fanno capo alla triade di amore - conoscenza - morte.
E' il frutto della conoscenza proibita come nel caso della Bibbia, ma più spesso come conoscenza da "coltivare". Infatti nella tradizione celtica il legno del melo è uno dei nove Legni Sacri dei Druidi, usato per accendere i fuochi delle cerimonie sacre. La mela nasconde al suo interno un simbolo sacro. Se si taglia il frutto orizzontalmente si vedrà al centro una stella a cinque punte, la cui simmetria riflette la Sezione Aurea del numero sacro ai pitagorici. Il pentagramma. Le mele sono anche per questo usate negli incantesimi per tenere unita una coppia o trovare l'anima gemella mentre il legno del melo si utilizza per costruire talismani per la longevità, l'eterna giovinezza e l'immortalità. Il ricordo del cibo degli dei e delle fate permane nel Nord Europa sotto forma di sidro, vino di mele, o di "wassail", sidro bollito con spezie e mele intere. Queste bevande vengono consumate durante il Solstizio d'Inverno come augurio di prosperità. Le nocciole sono il frutto simbolo della sapienza magica la saggezza, l' ispirazione e la poesia, i frutti sono mangiate prima della divinazione e il nocciolo era un albero sacro ai Celti, simbolo di saggezza e di segreta conoscenza. All'albero al legno ed al frutto del nocciolo, anche le streghe di casa nostra, riconoscono doti particolari. La Ghianda e la quercia - abbondanza e fertilità. La Salvia - mangiare la salvia per diventare immortali sia nella saggezza che durante gli anni. Si usa anche come augurio di attrarre i soldi.
la Rapa è una protezione contro la malvagità o il danno; la Zucca per i Celti, che hanno creduto che lo spirito d'una persona risedesse nella testa, rappresenta gli antenati.