domenica 30 gennaio 2011

CORSO DI DISEGNO se vi và

Mi sento un po' in colpa ad immaginarvi alle prese con la scuola famigliare ed essere così poco produttiva per voi, quindi (se vi interessa) condividerò con voi, lezione dopo lezione, gli incontri su
"DISEGNARE CON LA PARTE DESTRA DEL CERVELLO"
così come li proporrò ai 2 splendidi bambini di Giovanni e Valentina che da domani verranno ogni lunedì per una "lezione".
Ho già accennato in questo blog sull'esperienza con Olmo e altri bimbi, ma in questo caso vorrei condividere tutte le indicazioni utili affinché, anche voi, possiate proporlo ai vostri bambini.

LEZIONE 1°
L'incontro ha come scopo far riconoscere ai bambini quando e come i 2 emisferi celebrali (DX e SIN) si attivano mentre disegniamo.
Cominciamo con il SIN che è un gran chiacchierone, si occupa dei simboli, è efficiente e razionale, cataloga tutto e gestisce la parte DX del corpo e l'uso della parola ...
"e tu come lo sai?"
perché la gente che subisce traumi da questo lato ha poi problemi a parlare, schematizzare ecc...
FACCIAMOLI FARE (altrimenti mi faranno domande + difficili a cui, magari, non so rispondere)
prendere un foglio e una matita
avvertite il bambino che dovrà essere rapido e immediato nel disegnare 5 soggetti che gli diremo uno dopo l'altro (aspettando che abbiano disegnato il precedente)
i soggetti:
ALBERO
FIORE
CUORE
STELLA
MANO
ora facciamo delle riflessioni sulla velocità con cui la parte SIN del loro cervello aveva pronto un simbolo semplice ed efficace per rappresentare ogni soggetto da noi richiesto.




Certo a guardarli bene sono discutibili (per es.il cuore in verità non è affatto così ma sono comunque molto efficaci)
Per disegnare dal vero,però, tutta questa efficienza non ci serve, anzi, dobbiamo far rilassare il lato SIN per permettere al DX di fare il suo lavoro, attento e puntiglioso com'è lui può portarci in un mondo magico (quello dell'osservazione) che ci farà perdere la cognizione del tempo, seguendo i tratti di ciò che vediamo con tale lucidità che ... non ci resterà che copiarli.
MA COME SI FA'?

Iniziamo con un
DISEGNO DI SOLO CONTORNO



il solito foglio viene fissato sul tavolino con del nastro adesivo, la manina con cui il bambino disegna, armata di matita, viene appoggiata al centro del foglio.
Ora il bambino guarderà per l'ultima volta il foglio,
perché poi dovrà girare la testa dal lato opposto e ... guardarsi la mano che terrà con il palmo verso l'alto,il pollice e l'indice che si toccano.
In questo modo tante piccole pieghettine si formeranno all'interno del palmo.
Chiedetegli di osservarle e disegnarle.
Possono partire da quelle che vogliono.
L'importante è che non si voltino MAI a guardare come viene il disegno.
Lo scopo non è ritrarre fedelmente le linee della mano ma
PERDERSI NELL'OSSERVAZIONE.
Il tempo a disposizione è fisso, 15 minuti, non si può smettere fino alla fine.
Prima di cominciare avvertite i bambini che sentiranno la parte SIN del loro cervello lamentarsi e parlargli, si, si, parlargli, gli dirà cose del tipo:
"si, è una piega, l'abbiamo vista, adesso basta"
"tanto non ti verrà mai uguale se non mi lasci vedere il foglio"
"ma quanto tempo è che stiamo facendo questa sciocchezza"
"che noia, facciamo qualche cosa d'altro, almeno pensiamo ai fatti nostri, che ne dici?"
Se il bambino riconoscerà che è la parte SIN super efficiente a parlargli saprà farla tacere e si accorgerà di che strana sensazione prova quando riesce a concentrarsi su ciò che vede.



Le reazioni a tale esercizio sono variabili a secondo delle attitudini del bambino.
Io trovo i risultati grafici estremamente affascinanti ma ai bambini quegli scarabocchi non piaceranno, è arrivato il momento di farli provare a disegnare.

Prendiamo un foglio da disegno, mettiamolo sul tavolo di fronte al bambino disponendolo in modo orizzontale.
Facciamogli appoggiare la mano che non usano per tenere la matita col palmo sul tavolo (sopra la parte del foglio che non useranno, così lo tengono fermo).
Ora chiedetegli di disegnare la mano com'è, con tutti i particolari, le unghie, le pieghe e le forme.



Avvertite il bambino che la parte sinistra cercherà di fargli fare un lavoro veloce e sbrigativo ma che loro, invece, dovranno osservare e riprodurre tutto
SENZA FRETTA.






Questa serie di esercizi hanno impegnato 40 minuti del nostro tempo.
Poi abbiamo parlato un po' delle sensazioni provate e, dato che i bambini avevano ancora voglia di disegnare, abbiamo tentato un altro esperimento
DISEGNARE CON L'ORIGINALE CAPOVOLTO ma ...
arriva Olmo, è ora di smettere e andare fuori a giocare, lo riprenderemo la prossima volta.

Ps: se qualcuno di voi prova mi faccia sapere, che confrontiamo.

9 commenti:

  1. grazie, proverò volentieri, otto anni è un età giusta per questo esercizio, no?
    elena

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  2. si, 8 va già bene, anche Nicolò ne ha 8.

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  3. Grazie maria luisa,
    solo oggi, con calma, sono venuta a leggere il tuo post, ed ho scoperto, inaspettatamente, anche quello che hai scritto poco dopo il nostro incontro.
    Sono un po' emozionata e molto contenta di vedere on line il lavoro che hai iniziato a fare con Martino e Nicolò. Mi fa piacere, perchè trovo che sia bello mettere a disposizione degli altri il proprio lavoro, io non l'ho mai fatto, ma adoro andare a leggere i blog di di fa scuola famigliare ed ha voglia ed è capace di condividere la propria esperienza. Questi blog per me sono stati una risorsa incredibile, fonte di ispirazione, di idee pratiche e di materiale, di contatti importanti...
    E così, attraverso il tuo lavoro, anche io mi sento un po' utile a questa rete così importante, da cui ho preso tanto, senza dare fino ad ora un granchè.
    E intanto mi perdo a leggere i capitoli precedenti del tuo blog, appena scoperto... che meraviglia.

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  4. ciao Maria Luisa, sono sempre Elena, ieri ho provato con mio figlio a fare questo esercizio, gli è piaciuto, ma l'ha fatto molto velocemente, gli dicevo di guardare bene se aveva meso tutte tutte le pieghette, ma in 15 min abbiamo fatto tutto. Troppo lato sinistro? Riproviamo tra un pò?

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  5. 15 min mi sembra moltissimo per un bambino, l'esercizio per un adulto ne prevede 30 ma i tempi dei bambini sono diversi, 15 minuti poi ... sono interminabili per un cucciolo, inoltre l'importanza dell'esercizio è ascoltare quella chiacchierona della parte sin e provare a farla tacere concentrandosi sulle linee. Cerchiamo di non essere troppo rigorosi con i bambini, ad alcuni dei miei allievi degli anni passati questo esercizio non l'ho neanche proposto, Martino e Nicolò sono ragazzini riflessivi (anche se molto dinamici) sanno concedersi delle pause di meditazione quindi è possibile proporre loro un esercizio così "lento". Ad altri bambini bisogna prima fargli vedere i risultati, conquistarsi la loro fiducia o agire per schemi che aggirino il confronto diretto con se stessi, ci si arriva piano piano, rispettando i loro tempi. Mi fa tanto piacere che tu ci stia provando, spero che sia un bel gioco. A proposito, tu ci hai provato? E' importante (oltre che divertente e utile) sapere cosa si fa quando si fa fare

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  6. Ho visto che dei due bambini, uno è mancino (o così si deduce dalle foto) . . . il fatto che nel mancinismo (ho letto) l'emisfero dominante è il destro e non il sinistro come nei destrorsi, può essere di disturbo in questi esercizi o per quello che riguarda il disegno non c'è differenza???
    Grazie dela tua ospitalità! Tornerò perchè ho letto poco, ma quel poco mi è piaiuto tanto! ;-)

    Ciao, R

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  7. per fiordicactus
    Betty Edwards (che è l'autrice del metodo e del relativo libro "disegnare con la parte destra del cervello)scrive:"preconcetti a parte, ci sono differenze importanti tra mancini e destrimani.I primi sono generalmente meno lateralizzati dei secondi.Per lateralizzazione si intende la misura in cui alcune funzioni specifiche sono portate avanti quasi esclusivamente da un unico emisfero. ... Essere mancini allora migliora l'abilità din una persona ad accedere alle funzioni dell'emisfero destro quale il disegnatore? Stando alla mia esperienza di insegnante non posso dire di aver riscontrato molte differenze nella facilità d'apprendimento del disegno tra destrimani e mancini."
    Per quel che mi riguarda Nicolò è il primo bambino mancino a cui sottopongo il metodo, per ora non noto grandi differenze.

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  8. Ti ringrazio della tua risposta. :-)
    Avere un figlio mancino, 30 anni fa, non era semplice, Io mi ero informata da sola, e quando chiedevo a "chi di dovere" se la lateralizzazione era completa, mi guardavano come una matta, per loro essere mancini era solo un "vizio"! Meno male che qualcosa è cambiato! :-)

    Ciao, R

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  9. Bellissima esperienza!
    Ci abbiamo provato anche noi.

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